Grey Cat Festival
Venerdì 18 agosto, ore 21.30
Concerto
Stefano di Battista sax, Andrè Ceccarelli batteria, Frederic Nardin piano, Daniele Sorrentino basso
In parallelo alla “musica applicata” (le colonne sonore) Ennio Morricone coltivava il gusto per la “musica assoluta” e per l’improvvisazione. E nel Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza – fondato nel 1964 da Franco Evangelisti – metteva la propria tromba al servizio di un’ardita scommessa. «Il GINC alzava la bandiera corsara dei “compositori che improvvisano”: tutti erano musicisti perfettamente attrezzati, colti occidentali che non mancavano di rispetto verso i colleghi afro-americani, e trasformavano in cosa fatta lo spirito dell’improvvisazione jazz nella sua espressione più alta: la composizione istantanea», ha scritto Carlo Maria Cella. Anche il progetto di Stefano Di Battista si fonda su una scommessa: trovare le segrete “consonanze” tra quei temi e il linguaggio della musica improvvisata afro-americana. Di Battista pesca nello sterminato repertorio di oltre cinquecento colonne sonore, alternando classici (da Metti una sera a cena a Deborah’s Theme, dal capolavoro di Sergio Leone C’era una volta in America) a pezzi meno noti come Cosa avete fatto a Solange?, fino a Flora, brano che il Maestro scrisse per lui.